Fra pochi giorni gli italiani saranno
chiamati, in Italia e all’estero, ad eleggere un nuovo parlamento
utilizzando una legge elettorale che peggiore della definizione di
“porcata”datale dal suo stesso proponente e votata dalla
maggioranza di centrodestra, il leghista Calderoli, non può essere
classificata. Si tratta di una legge maggioritaria per la quale al
partito o alla coalizione di partiti che prenda un voto in più di
tutti gli altri concorrenti è assegnata la maggioranza assoluta
nella Camera dei deputati. Altra cosa è l’assegnazione dei seggi
nel Senato dove il premio di maggioranza è accordato al partito che
ottenga il maggior numero di voti su base regionale e con premi che
variano da regione a regione in proporzione al numero degli elettori
nelle stesse e per ciò stesso diventa una legge proporzionale con
effetti imprevedibili.
I sondaggisti hanno fatto del loro
meglio per ricavare dalle pur sempre limitate basi di consultazione
di circa 2000 intervistati ma questo ha portato ad attribuire al PD e
al Movimento 5 Stelle valori più interessanti alla luce delle
primarie per il PD e delle piazze piene e dei risultati delle
elezioni regionali siciliane per i “grillini”, risulti che con il
passare del tempo si sono ridimensionati salvo che per il perdurare
dell’effetto Grillo-piazze
che attira più la curiosità della
gente che apprezzamento di un progetto che non c’è.
L’esistenza di questa nuova
componente dell’elettorato italiano, il probabile rafforzamento
della forza di centro rispetto alla preesistente UDC e il possibile
calo dei votanti disgustati dagli scandali e dalla inefficienza della
coalizione votata a grande maggioranza nelle scorse elezioni, sono
tutti elementi che possono alterare i sondaggi carenti di un punto di
riferimento preesistente.
E’ vero che nelle elezioni
provinciali del 2012 e nelle regionali siciliane si è manifestata
una notevole ripresa dell’elettorato di centro-sinistra ma è anche
vero che l’appoggio responsabile dato dal PD alle pesanti misure
economiche del Governo Monti per fare uscire il Paese dalle secche
potrà influire sul voto dei più deboli e delle classi medie che
votano preferibilmente PD e non PDL.
Vorrei concludere questa mia nota
esprimendo il convincimento che la presenza di forze nuove sposterà
notevoli quote dell’elettorato in aree poco presenti nelle scorse
elezioni e che la forza del PD e delle sue proposte di governo siano
tali da rappresentare una reale svolta nel panorama politico
italiano. I sondaggi hanno accreditato, nelle prime battute, questa
tendenza di fondo che si è affievolita a seguito di promesse che
riporterebbero il Paese in una situazione più seria di quella che è.
La sparata del rimborso dell’IMU, che in Germania è stata
qualificata per quello che è, ha avuto in Italia reazioni che
potremo meglio valutare ad urne chiuse, ma l’augurio è che gli
elettori, che spesso hanno confermato una saggezza di fondo, sappiano
dare al Paese una maggioranza chiara e forte che potrà manifestarsi
anche in Parlamento intorno alla proposta del PD.
Walter Rodino
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