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ANTIPOLITICA
E CAOS
Contro
ogni previsione il movimento “5 stelle” grazie ad una campagna
elettorale, fatta di insulti, minacce, e promesse più o meno
realizzabili, propagata con passività da tutti i media e, in specie,
da quelli televisivi, ha eroso l’elettorato dei principali partiti
creando una situazione di ingovernabilità che oggi sta creando le
condizioni per porsi quelle domande che sarebbe stato utile porsi
prima.
In
altri paesi europei vi sono stati fenomeni altrettanto pericolosi, ma
essi non hanno trovato l’humus per svilupparsi come in Italia e ciò
ha certamente due cause specifiche riscontrabili nel nostro Paese.
Da
una parte il fenomeno cui si accennava prima. Perché la stampa ed i
media non hanno insistito nel mettere in evidenza l’assurdità di
una campagna elettorale i cui uno dei partiti che si presentava con
nuove proposte, ben accolte dall’elettorato, non dialogava con i
media e imponeva lo stesso comportamento a tutti i candidati che non
rispondevano a domande dei giornalisti a rischio di essere espulsi
dal partito movimento cui aderivano? Quale sarebbe stato il risultato
se quest’assurdo comportamento fosse stato messo ben in evidenza
come
si
sta facendo ora che la frittata è fatta? Tuttavia questo fatto non
può considerarsi la causa esclusiva del sommovimento che si è
riscontrato nell’elettorato italiano dove in poche settimane più
di un suo terzo ha cambiato schieramento.
Un
altro fenomeno tipicamente italiano è stato l’abuso che la classe
politica, ed in special modo quella di centro destra, ha
costantemente usato nel gestire la cosa pubblica. L’umiliazione
delle istituzioni chiamate a garantire alcuni personaggi nominati
ministri per evitare misure giudiziarie, per fortuna, solo per
qualche giorno, l’umiliazione del parlamento costretto ad approvare
“verità” inesistenti, il rinvio di qualsiasi decisione tendente
a sbloccare una situazione economica ed istituzionale in costante
maggiore inadeguatezza ai bisogni di una società desiderosa di
uscire dalla morsa in cui è ora costretta, lo sperpero del denaro
pubblico e l’assenza di sensibilità nei confronti di chi stentava
a tirare avanti la carretta o di chi improvvisamente si trovava a
vivere da povero. Tutto questo, senza mai chiedere scusa, senza
riconoscere i propri errori, che altri politici mettevano in
evidenza, non ha fatto altro che esacerbare gli animi e portarci in
questo stato anche per una legge elettorale meglio qualificata con il
suo nome di “porcellum” : elementi che, per loro fortuna, non
sussistono in molti dei paesi europei che con noi partecipano
all’eurozona e con i quali dovremo lavorare insieme per vincere le
sfide che la vecchia Europa deve affrontare per mantenere il suo
ruolo nel mondo.
Il
voto ha dato una maggioranza zoppa al Partito Democratico che ha
l’obbligo di trovare una via d’uscita a quest’impasse
economica-istituzionale. Abbiamo, per fortuna, un grande Presidente
della Repubblica le cui indicazioni sono state sottovalutate da chi
avrebbe dovuto meglio ascoltarne i consigli. Ora spetterà a lui
scegliere la strada per una soluzione che ci rimetta sulla buona
strada. Ogni giorno che passa aumentano le pressioni in questa
direzione e ci si augura che i fatti spingano alla ragione e a dare
al Presidente la gioia di chiudere il suo mandato, che a tante
faticose prove lo ha sottoposto, con un altro successo per il bene
comune di tutti gli italiani.
Walter
Rodino
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