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Lunga vita a Francesco Totti
Paragoni
tra calciatori che hanno giocato in epoche diverse sono sempre
difficili da fare. Domenica 2 marzo il capitano della Roma Francesco
Totti ha realizzato il suo gol numero 225 in partite della Serie A
italiana raggiungendo nella classifica di tutti i tempi Gunnar
Nordhal, ex attaccante svedese, che militò nel Milan e nella Roma
negli anni 50´.
Ho
sentito parlare per la prima volta di Gunnar Nordhal all´inizio
degli anni 80. Io ero un bambino curioso e appassionato di calcio.
Ricordo che il mio papà Walter mi raccontava spesso dei calciatori
del dopoguerra che rimasero impressi nella sua memoria calcistica. Il
suo ricordo più nitido era quello del calciatore Nordhal che con i
compagni di squadra e connazionali Gunnar Gren e Nils Liedholm
formava nel Milan il fortissimo trio svedese soprannominato
Gre-No-Li.
Il
poderoso attaccante svedese arrivò in Italia nel 1949. Era quella
un´Italia uscita da una guerra sanguinosa che aveva ridotto il Paese
ad un colabrodo. Dopo il disastro, causato dal ventennio fascista, il
Paese cercava con difficoltà una via democratica che lo portasse
fuori da un’impasse socio-economica e morale.Erano gli anni della
ricostruzione ed Alcide de Gasperi era il presidente del consiglio
che con equilibrio e pragmatismo cercava di fare dell´Italia un
paese normale, aiutato in questa operazione da politici del calibro
di Giuseppe Saragat, Pietro Nenni, Palmiro Togliatti e Altiero
Spinelli. Erano uomini politici con visioni del mondo antitetiche ma
con un obiettivo comune che era quello di rendere l’Italia un paese
migliore e più forte in Europa e nel mondo.
Nel
frattempo Nordhal segnava con continuità impressionante regalando ai
tifosi milanisti titoli sportivi a ripetizione. Gunnar Nordahl è
stato forse l’attaccante puro più forte di tutti i tempi, tanto da
divenire il simbolo stesso del centravanti di sfondamento. Con i suoi
92 chili di muscoli e il suo tiro potente era in grado di superare
anche i difensori più arcigni.
Quando
il 15 settembre 1995 il gigante svedese passò a miglior vita, un
giovane ragazzo che di nome fa Francesco e di cognome Totti iniziava
la sua prima stagione da titolare per la squadra della sua città
natale, la A.S. Roma, con la quale aveva esordito il 28 Marzo del
1993. É poco più di un bambino ma si capisce subito che ha le doti
del grande calciatore. Totti fa parte di quella categoria di
calciatori che rendono facili le cose più difficili. Ad inizio
carriera è più famoso per i suoi passaggi che mandano in gol i
compagni ma con il passare degli anni si trasformerà in un goleador.
L´Italia
non è più quella del secondo dopoguerra e, al periodo del boom
economico degli anni 60, seguirono gli anni di Piombo, che
caratterizzarono la decade tra il 1970 e il 1980, quindi la stagione
del Craxismo e la crisi dei partiti tradizionali che si concluse con
lo scoppio dello scandalo denominato Tangentopoli che dà inizio ad
un periodo che fu chiamato con nome di Seconda Repubblica.
La
carriera di Totti iniziò esattamente quando finì la carriera di
molti politici che caratterizzarono, nel bene e nel male, la storia
d´Italia. Furono anni turbolenti per il Paese, che, senza punti di
riferimento politici certi, si ritrovò a capo del governo, un
imprenditore di successo, Silvio Berlusconi, un uomo senza scrupoli
che gioca, oramai da 20 anni, con le sorti dell`Italia. Un Paese
confuso in cui i valori di riferimento sono mutati. Valori come la
Resistenza, la persona umana, la famiglia, la sussidiarietà, la
solidarietà sono stati dimenticati e sostituiti da disvalori quali:
la ricerca del successo ad ogni costo, la mercificazione del corpo
femminile e l´uso a fini privati dei beni pubblici.
E
ora, mentre Totti continua a segnare, in Italia abbiamo a che fare
con una nuova fase politica che tende a sostituire il Berlusconismo.
Si tratta del fenomeno del Movimento “5 Stelle”, capitanato senza
se o ma, da Beppe Grillo, un comico che sa arringare le folle e
sollecitarne i sentimenti più primordiali, in ciò facilitato dalla
crisi economica e dalla perdita o la precarietà dei posti di lavoro.
Gli Italiani, con il loro voto, democraticamente espresso, nelle
ultime elezioni, hanno dato a questa improvvisata banda di dilettanti
allo sbaraglio una forza tale che ostacolerà con ogni probabilità
un’alternativa possibile al disastro sociale ed economico causato
da Silvio Berlusconi, favorito dai governi da lui presieduti e
appoggiati dai suoi tradizionali alleati, soprattutto rappresentati
dalla Lega Nord, con i quali è stato al comando negli ultimi 20 anni
con alternanze di una opposizione che non è mai stata
autosufficiente e in grado di modificare l’andamento della gestione
della cosa pubblica.
In
questa situazione, l’unica consolazione per me, tifoso romanista,
sono i gol di Totti che, settimana dopo settimana ed anno dopo anno
continuano e spero continueranno a regalarmi un sorriso.
David
Rodinó
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